La sorveglianza sanitaria è sempre obbligatoria?
È obbligatoria nei casi previsti dalla legge e laddove gli interventi di prevenzione e protezione dei lavoratori quali di eliminazione e/o riduzione dei rischi ed utilizzo di idonei disposizione di protezione individuale siano risultati inefficaci nel ridurre il rischio a livelli accettabili.
La valutazione del rischio prevista dal D.Lgs 81/08 è obbligatoria?
Sì è sempre obbligatoria e dovrebbe costituire il primo passo per una corretta individuazione dei rischi presenti in ambito lavorativo, nonché prevedere tutti gli interventi a breve, medio e lungo termine necessari alla riduzione di tutti i rischi.
La valutazione dei rischi deve essere aggiornata periodicamente?
Sì deve essere rivista con scadenze periodiche e sicuramente ogni qualvolta vengano introdotte significative variazioni del ciclo lavorativo.
È obbligatorio nominare il Medico Competente nelle aziende con meno di 10 dipendenti?
Non è il numero di dipendenti che identifica la necessità di nominare il Medico Competente bensì la presenza di rischi valutati secondo il d.lgs 81/08 e s.m.i.
Può essere nominato un Medico Competente solo per gli apprendisti presenti in azienda?
Ugualmente, non è il fatto di essere apprendisti o meno ma la presenza di rischi che identifica la necessità di attivare la sorveglianza sanitaria.
È obbligatorio avere dei presidi di primo soccorso in azienda?
Sì ed il contenuto minimo è previsto per legge dal D.M. 388/03 e varia a seconda della tipologia e dal numero di dipendenti presenti in azienda. È inoltre prevista la figura dell’incaricato al primo soccorso aziendale che abbia sostenuto un apposito corso di formazione la cui durata e il programma sono previsti dal decreto medesimo.
Il Medico Competente è obbligato a visitare gli ambienti di lavoro almeno una volta all'anno?
Sì, a seconda dei casi puo esservi un obbligo di compiere un sopralluogo anche due volte all’anno (D.lgs 81/08 e s.m.i).
Può un lavoratore evitare di sottoporsi agli accertamenti sanitari previsti dal piano sanitario?
Essendo una procedura medica il lavoratore può rifiutarsi di essere sottoposto a tale indagine. Il lavoratore, tuttavia, deve essere informato che tale rifiuto mette il Medico Competente nella impossibilità di emettere un giudizio di idoneità alla mansione specifica, pertanto, poiché tale valutazione e obbligatoria, la conseguenza immediata dovrebbe essere l’allontanamento del lavoratore dalla mansione stessa.
Può una donna in stato di gravidanza continuare a lavorare?
Sì, purché non vi siano rischi per la salute della gestante e del nascituro. Tali rischi devono essere valutati nel documento di valutazione dei rischi (la donna deve essere inoltre preventivamente informata su tali rischi). In ogni casi una gestante non può essere adibita a mansioni o attività lavorative previste dagli allegati del D.lgs 151/2001.
Un lavoratore può essere visitato da un medico (che non sia il Medico Competente) per avere un certificato di idoneità alla mansione specifica?
No, l’unica figura autorizzata ad emettere questo certificato è il Medico Competente nominato dal datore di lavoro. L’azienda può, in ogni momento, anche verificare le condizioni di salute del lavoratore anche ricorrendo ad un istituto pubblico ai sensi dell’art.5 della legge 300/70.
Un medico è obbligato a redigere un referto alle autorita preposte (Spresal, Procura della Repubblica), nel caso vi sia un sospetto di malattia professionale?
Sì. Inoltre a tale documentazione, previo consenso dell’interessato, si aggiunge il primo certificato INAIL.
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